"Sì. Sarà emozionante. Già due settimane fa tornando a Marassi per la partita con il Genoa qualche scossa emotiva la avevo avuta. Ho passato tanti anni a Genova e nella Samp, non ho mai negato che proverò sempre qualcosa di speciale per quei colori. Detto questo, me lo sarei sicuramente gustato di più questo appuntamento con il destino, lo spettacolo dello stadio, se fosse stato all'ultima giornata senza preoccupazioni di classifica per nessuno.
Adesso non è così, quindi avrò poco tempo per le emozioni. Devo pensare al mio Sassuolo": esordisce così Pedro Obiang, centrocampista del Sassuolo, intervistato da Il Secolo XIX.

Come state?
"Siamo un ottimo gruppo, con un allenatore che propone una filosofia di gioco marcata da una forte identità e riconoscibilità. Certamente non verremo a Marassi per fare barricate e contropiede. In questo momento avremmo bisogno di una continuità di risultati, se vogliamo maturare si passa da lì. Dare seguito alla vittoria sul Torino. Quella con la Samp sarà una sfida difficile, disputeremo una partita rispettosa e molto seria".

Lei è sempre stato molto chirurgico nella pianificazione della sua carriera. Aveva previsto questo suo ritorno in Italia nel 2019?
"In effetti no. Contavo di restare in Premier ancora per un paio d' anni. Ma poi è arrivata questa proposta del Sassuolo che crede fortemente in me e sinceramente questa fiducia mi ha gratificato molto".

Però in un paio di occasioni è stato anche vicino a tornare alla Samp. Specialmente due estati fa...
"Sì. Avevo anche dimostrato concretamente la mia volontà. Ci ho provato. Poi non si è fatto niente. Forse ero troppo vecchio per la squadra... (risata, ndr)".

Esclude di poterci tornare in futuro?
"Lo sanno tutti, ho sempre detto che per me sarebbe molto bello. Credo di avere sempre dimostrato, anche in occasione di quanto dicevamo prima, di avere un forte legame con questi colori. Sotto il profilo sportivo ed extra sportivo. Adesso eventualmente bisognerà aspettare. Il Sassuolo ha fatto un investimento importante su di me. Ho un contratto fino al 2023. E' una società seria, gestita come una famiglia, con valori forti e una storia importante. Il patron Squinzi ci ha lasciato uno slogan, "bisogna sempre credere nei sogni". Anzi due, "mai smettere di pedalare". E sono sempre ben presenti nelle nostre menti".

Oltre alla partita, sarà una domenica anche di amici e ricordi.
"Sì, ne ho sempre tanti lì e passeranno sicuramente a salutarmi. Nella Samp sono rimasti solo Regini e Gabbiadini, diciamo che hanno cambiato tanti giocatori in questi anni. Me ne sono accorto anche seguendola in televisione da Londra. Se potevo, non me la perdevo. E se perdeva lo pativo".

Un pensiero al Flora?
«Ci penso spesso e sento anche spesso Cristina. In quell'hotel sull'Aurelia sono cresciuto come uomo e come calciatore. Quando mi capita di essere in zona, ci passo sempre. E penso spesso anche a Bogliasco, mi piace molto".

Nel frattempo Jeremih ha un fratellino.
"Lo scorso 16 agosto è nato Thiago. Gli Obiang si allargano. Com'è Pedro papà? Dovreste chiederlo alla mia compagna Alessia. Io potrei dire delle bugie... credo però che mi venga facile esserlo, perché fondamentalmente sono ancora un po' bambino anch' io".

Sezione: News / Data: Mer 22 gennaio 2020 alle 11:56
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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