L'ex difensore del Sassuolo Paolo Bianco, allenatore alla ricerca di una nuova avventura, ha parlato al Resto del Carlino, soffermandosi sul mercato dei neroverdi: "Ho visto a Vipiteno un Sassuolo che cresce bene, lavorando sulle nuove idee su cui De Zerbi, che conosco e stimo, continua ad insistere. Non ho dubbi che andrà in una big, e non ho dubbi che Sassuolo, per contesto e filosofia societaria sia laboratorio che permette ad un tecnico di esprimersi al meglio. A maggior ragione se ha idee innovative come quelle di Roberto".

Che tipo di Sassuolo sarà?
"Una squadra forte per qualità della manovra, consapevole dei suoi mezzi, già abituata a determinati sistemi di gioco anche se qualcosa ha cambiato. Ma dietro ogni innesto c' è una filosofia precisa".

Ovvero?
"Acquistare profili funzionali al progetto. Il Sassuolo non compra per aggiungere, e la linea non è cambiata. I nuovi arrivati sono gli uomini che servivano. Caputo e Traorè i più reclamizzati, oltre ad Obiang Caputo è il centravanti ideale: giocatore moderno, ha i tempi di gioco e partecipa alla manovra. Traorè, è un fenomeno e per Obiang parla il curriculum. Lo stesso Toljan saprà dire la sua, come la sua potrà dirla Gravillon, un altro da tenere d'occhio. Poi ci sono i vecchi Magnanelli, Consigli, Ferrari, Duncan sono certezze cui aggiungo Locatelli: l'ex Milan, da mezzala, ha tutto per diventare un grande: può essere il suo anno".

Berardi, invece ?
"Fortissimo, come sempre. Non credevo sarebbe rimasto in neroverde così a lungo".

Cosa manca al Sassuolo?
"Se la rosa è questa, un centrale dietro e un jolly offensivo, un attaccante che possa fare sia l'esterno che il falso nueve".

Sezione: News / Data: Mer 07 agosto 2019 alle 16:37
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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