La voce dei tifosi: "Alessio Dionisi...uno di noi!"

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Ed ecco il pensiero, che arriva da un grande tifoso neroverde, Alberto Marchetti. Ecco cosa ha scritto per voi: "L' urlo liberatorio a pugni stretti di mister Dionisi al triplice fischio che sanciva la vittoria sofferta (vedi foto), sotto la curva neroverde plaudente e festante, dopo che squadra e staff, già di spalle abbandonavano il campo in direzione spogliatoi, lasciava intendere quanta tensione aveva accumulato in corpo.
Nel calcio, basta un singolo episodio , una sbandata  a dare una precisa svolta alla partita , cambiando i piani di partenza, quanto successo proprio nei primi tre folli minuti di Sassuolo Verona: prima il vantaggio degli scaligeri, dormita difensiva eclatante ed appena pochi secondi dopo, altra discesa incontrastata gialloblù, raddoppio sfiorato e neroverdi ancora una volta non pervenuti, sicuramente non quello che Alessio Dionisi aveva previsto nei suoi piani di gara.
Non ci sono squadre facili da battere, ogni partita è storia a sé, ogni match ha i suoi risvolti e le proprie difficoltà dovute alle necessità che la classifica impone, chi rischia la retrocessione lotterà col coltello tra i denti ogni singolo minuto fino a che la matematica non sarà impietosa e l' affronto non sarà una passeggiata.
Partite come Sassuolo - Verona ne abbiamo viste a decine, in questi 10 anni di serie A, il più delle volte con prestazioni indecorose e risultati finali deludenti, qualcosa però al triplice fischio, proprio ieri sera ha dato l'impressione, sia cambiato: la reazione allo svantaggio la grinta nell'affrontare i più fisici avversari, la volontà di fare risultato credendoci fino alla fine insieme all'umiltà, la simpatia e le capacità di un giovane mister emergente, che probabilmente deve ancora crescere e maturare ma sta plasmando al meglio, la sua squadra tra mille difficoltà, amato negli spogliatoi e sugli spalti (due ragazzi seduti  dietro me positivamente sorpresi del saluto sotto la curva nel pre partita, esaltavano la sua figura) insieme alla forza del gruppo , con calciatori che possono fare la differenza, Laurientè un fenomeno, Frattesi indomabile, onnipresente, un vero top, Traorè in crescita, Pinamonti finalmente attivo ed incisivo, Obiang una certezza alla sua prima da titolare, dopo la malattia, poi tutti gli altri bravissimi ad interpretare ognuno il proprio ruolo.
Indecoroso, alla vista, lo screzio tra Ayhan e Traorè per la battuta del calcio di punizione ma sintomo di quel temperamento di chi vuole emergere , contare ed incidere il proprio segno sulla gara e se questo caratterizzerà il corso del Sassuolo da oggi in poi, col rientro di Berardi, ne vedremo delle belle e sarà il nuovo Sassuolo di Alessio Dionisi ...uno di noi. Sempre e comunque forza Sasol".