Parafrasando Montale si può capire la situazione attuale del Sassuolo, senza vittorie da ormai 4 giornate. Ecco la nostra analisi

Il Sassuolo non sa più vincere? Forse…ma piano con i processi. La classifica è corta e potrebbe esserci un risvolto psicologico dietro agli insuccessi dell’ultimo periodo. Il Sasol, dopo la sconfitta con il Milan e quella con il Napoli, ha ottenuto un punto a Genova contro la Sampdoria e uno in casa domenica contro il Bologna. Il calendario di questo mini ciclo era complicato ma ci si attendeva qualcosa di più dalla formazione di De Zerbi viste le premesse.

Il Sassuolo ha ottenuto 2 punti nelle ultime 4 partite, segnando solo 3 gol e subendone 8. Manca l’equilibrio, è un dato di fatto. Non è mai mancato il gioco. Contro il Bologna però è mancata la giusta determinazione, la giusta cattiveria nei momenti complicati, è sembrato quasi come se la squadra fosse bloccata dal punto di vista psicologico, come se avesse paura di vincere. Tutto è iniziato dalla sfida col Milan che avrebbe potuto proiettare i neroverdi in alta classifica. A qualcuno sono tremate le gambe. Ci può stare. Non dimentichiamo che questa è la seconda squadra più giovane del campionato italiano, una delle più giovani d’Europa.

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Spesso la paura di vincere ho incontrato, potremmo dire parafrasando Montale. Basti prendere ad esempio un’azione, nei minuti del convulso finale con tre-quattro giocatori che avevano la possibilità di calciare verso la porta ma hanno preferito tergiversare e passarsi il pallone, che alla fine è arrivato a Boateng, il vero leader della formazione, che ci ha provato senza però trovare fortuna. Il Sassuolo deve ancora crescere ma, per fortuna, le altre non ingranano, la classifica è cortissima, basti pensare che il quarto posto è a soli 3 punti. Niente disfattismi. C’è ancora da lavorare. Bisogna migliorare negli approcci e nella fase difensiva ma ci sono anche tante belle cose da salvare. Con il Chievo però unico imperativo: V I N C E R E!

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Sezione: Editoriali / Data: Lun 29 ottobre 2018 alle 20:36
Autore: Antonio Parrotto
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