Rimandato il salto di qualità della formazione neroverde guidata da Roberto De Zerbi. La sconfitta con l’Atalanta può essere un duro colpo da digerire

Così proprio non va! Poteva e doveva essere il mese delle conferme, è diventato il mese dei rimpianti! Il Sassuolo si è ritrovato ad affrontare Torino, Roma e Atalanta nel giro di una settimana, tutte e tre dopo la sfida quasi proibitiva con la Juventus, e i risultati sono stati deludenti e al di sotto delle aspettative. Già, le aspettative. Tante quelle create da mister Roberto De Zerbi e dai suoi ragazzi dopo le prime 6 giornate di campionato. Questa squadra può volare alto e lo ha dimostrato proprio con quell’incredibile inizio di campionato ma finisce sempre col perdersi nel momento della verità.

La verità fa male” canta Vasco Rossi e la verità ha fatto male al Sassuolo. La dura realtà ha riportato il Sassuolo nella zona destra della classifica dopo le tre sfide verità contro Toro, Roma e Atalanta. Un solo punto raccolto, 10 gol incassati e 4 realizzati: numeri impietosi per la formazione neroverde che ha perso tante certezze dopo le ultime prove. Con il Torino la prova dei neroverdi non era dispiaciuta e va detto che, ai punti, avrebbe meritato la vittoria (ma non ditelo a lamentino Mazzarri) ma a deludere sono state le due prove contro Roma e Atalanta. Ci sta perdere all’Olimpico ma il Sassuolo non è mai sceso in campo. Ha concluso in porta con Berardi da 30 metri, poi è sparito, diventando sparring-partner dei giallorossi, mai così brillanti in stagione (e questo dovrebbe aumentare i rimpianti).

L’Atalanta è una formazione che può mettere in difficoltà chiunque e lo ha dimostrato tre giorni fa contro la Juventus, andando vicina all’impresa. Gasperini ha vinto nettamente il duello con Roberto De Zerbi che ha ritrovato Duncan e ha avuto Boateng a mezzo servizio e strada facendo ha perso Marlon (con Ferrari assente per squalifica). Alibi ma anche giuste considerazioni: provate a togliere Masiello, Toloi, Freuler e Gomez alla Dea, Izzo, N’Koulou, Meité e Iago Falque al Torino, tutte andrebbero in difficoltà. Il Sassuolo di De Zerbi, va ricordato, è un progetto iniziato solo pochi mesi fa. E’ un progetto partito col piede giusto ma in via di sviluppo. Una formazione giovane con un tecnico giovane, alla prima vera grande esperienza della sua carriera da allenatore (non ce ne vogliano gli amici foggiani, palermitani e beneventani). Ci vuole tempo. Anche per un mister promettente e preparato come RDZ. Noi siamo disposti ad aspettare ma bisogna cambiare atteggiamento per non ripetere gli errori del passato perché figuracce come quelle di ieri non vogliamo più vederle!

Sezione: Editoriali / Data: Dom 30 dicembre 2018 alle 12:37
Autore: SN Redazione
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