La nascita del DeZerbismo

Esiste il Guardiolismo. Esiste il Cholismo. Il Sarrismo è finito ‘addirittura’ sul dizionario della lingua italiana. A Sassuolo stiamo scoprendo il lavoro di mister De Zerbi e, perché no, il DeZerbismo. Scopriremo tra qualche anno se anche questo neologismo finirà sul dizionario ma intanto a Sassuolo ci si diverte, proprio come indicato dall’allenatore bresciano. Il Sassuolo visto a Ferrara contro la Spal è, per usare un gergo giovanile, ‘tanta roba’, e per dirla alla romana ‘tanta robbba’ ed è un mistero come non riesca a chiudere il primo tempo in vantaggio.

Tanto possesso palla, mai fine a se stesso. I neroverdi fanno girare il pallone alla ricerca del varco giusto, provando a sfruttare l’imprevedibilità degli esterni offensivi, ieri Boga e Djrucic, a tratti incontenibili, e anche l’ampiezza, con le sovrapposizione dei laterali, Adjapong e Rogerio scelti contro la Spal, pronti a fare un immane lavoro a tutta fascia e a tagliare verso il centro, pronti a riempire l’aria di rigore (Lirola ha trovato il gol contro il Genoa, Adja faceva il ‘centravanti’ in occasione dello 0-1, non è solo un caso).

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Si dice che l’allenatore conti pochissimo nel mondo del calcio e invece l’allenatore è fondamentale! Le partite le giocano i calciatori ma le gare le vincono gli allenatori! A Sassuolo, dopo l’era Di Francesco, è iniziata la nuova era De Zerbi. E’ presto per esaltarsi. Il Sasol è terzo in classifica ma sono passate, ‘purtroppo’, solo 6 giornate però, intanto, viviamo alla giornata e per questo fateci godere per il terzo posto in solitaria alle spalle di Juventus e Napoli! Non sappiamo come andrà a finire ma su una cosa siamo sicuri: la Treccani deve iniziare a liberare uno spazio in fondo alla lettera D…

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