Prendiamo in prestito la canzone degli Ex-Otago, un gruppo, insieme a Caparezza "Ci vuole molto coraggio" per iniziare a parlare della sconfitta di ieri contro l'Atalanta. "Tanto con l’Atalanta 4 le prendiamo comunque ed è meglio andare all’attacco". No, non è questo il ragionamento di base con il quale Roberto De Zerbi ha voluto osare, affrontando l'Atalanta con 4 punte, con Defrel trequartista e Djuricic o un mediano in panchina. L’idea è: andiamo lì e cerchiamo di fargliene 4 (è anche vero che 4 reti si possono fare con un mediano in più e anche questo può essere sinonimo di coraggio, ma questo è un altro discorso). E questa è una sostanziale differenza. Un confine che sembra sottile ma non lo è e fa tutta la differenza del mondo. Quando impareremo questo avremo capito meglio le idee del nostro mister. E come tali possono essere capite o non capite, ma devono essere rispettate.

Il Sassuolo ritorna da Bergamo con 4 gol in più sul gruppone ma anche con molte certezze. Una riguarda la fase difensiva che continua a fare acqua da tutte le parti. Non avere due centrali fissi e intoccabili (anche a causa degli infortuni) alla lunga rischia di diventare un problema. Ieri De Zerbi poteva vincerla ma Gasperini, dopo 10 minuti, ha trovato le contromisure alle mosse del tecnico che avevano sorpreso l'Atalanta. Consigli da playmaker in mezzo ai due difensori centrali come una sorta di 'salida LaVolpiana' al contrario e lancio in profondità a cercare gli attaccanti e a imbucare l'altissima difesa dell'Atalanta. Peccato però che i neroverdi avevano le polveri bagnate e l'Atalanta avesse un signor portiere come Gollini, cresciuto tantissimo da quando è arrivato a Bergamo.

Gasperini ha fatto abbassare Hateboer e ha spostato Duvan Zapata sulla sinistra, permettendo a Gosens di riaccendere il motorino e ai centrocampisti di inserirsi centralmente. Non c'è più stata partita. Ma forse è anche un caso perché se il Sassuolo fosse stato cinico e avesse concretizzato una o due palle gol, forse staremmo parlando di un'altra partita e sarebbero partiti gli applausi al coraggio di De Zerbi che è andato a giocarsela con 4 punte a Bergamo contro l'Atalanta. "Non è facilissimo scegliere di venire qui con 4 attaccanti, contro la squadra che ha l'attacco più forte. Se l'ho fatto l'ho fatto non per suicidarmi ma era per dare un segnale alla squadra. Non abbiamo subito tantissimo ma quando abbiamo subito siamo stati troppo fragili. L'Atalanta ha subito più di noi. In emergenza loro si buttavano e noi abbiamo preso il gol di Zapata non con la cattiveria che dobbiamo mettere per giocare ad altissimi livelli. Non so se la cosa si potrà migliorare ma su questa cosa devo spingere di più". Amen.

Ci vuole coraggio
Sezione: Editoriali / Data: Lun 22 giugno 2020 alle 12:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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