La più grande telenovela dell'estate del calciomercato Sassuolo, ovvero la trattativa con la Juve per Manuel Locatelli, si è conclusa. Il centrocampista ha lasciato i neroverdi per andare ai bianconeri. Stefano Castelnovo, agente del Loca, ne ha svelato dettagli e retroscena ai microfoni di Tuttosport: "Due mesi di trattativa? (risata). È da un anno e mezzo, in realtà, che abbiamo cominciato a lavorare e trattare per portare Manuel in bianconero. Già Paratici avrebbe voluto Locatelli. Poi Cherubini, in questo mercato, è stato bravo a portare a termine l’operazione. E non è stato uno scherzo, tutt’altro: Carnevali si è confermato un ottimo venditore".

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Eppure c’è anche chi pensa il contrario, visto che per i primi due anni il prestito sarà gratuito. 
"Chi pensa che Carnevali abbia regalato Manuel alla Juventus forse ha letto male il comunicato ufficiale e i dettagli dell’affare".

Prestito biennale gratuito, riscatto a 25 milioni, 12.5 milioni di eventuali bonus: totale 37.5 milioni. E siamo ai tempi del Covid…
"Esatto. Realizzare un’operazione di questa portata, quasi 40 milioni, in un momento drammatico a livello economico per tutto il mondo - e in modo particolare per il calcio italiano - era tutto tranne che semplice".

A parte Locatelli, che sognava la Juventus, chi ha fatto l’affare?
"Alla fine siamo tutti soddisfatti, si è trovato il miglior compromesso possibile. Manuel ha esaudito il sogno che aveva in testa, la Juventus ha centrato il primo obiettivo che aveva in lista per questo mercato e il Sassuolo ha messo a bilancio la vendita che voleva fin dall’inizio".

Proprio come aveva profetizzato lei su Tuttosport a gennaio, quando la pista Locatelli sembrava più fredda. Invece? 
"Manuel, anche dopo il mancato trasferimento della scorsa estate, come preferenza per l’Italia ha sempre continuato ad avere la Juventus. Siamo stati tutti determinati nel volerlo accontentare".

La trattativa, oltre che lunga due mesi, ha vissuto di alti, bassi e anche di qualche irrigidimento tra le società: ha mai temuto che potesse saltare tutto?
"Sinceramente, no. La Juventus ha sempre voluto Locatelli e Cherubini, che si è dimostrato un abile e paziente negoziatore, fin dal giorno del suo insediamento a capo dell’area sportiva bianconera è stato chiaro con noi: Manuel è la nostra priorità e presto o tardi lo prendiamo".

L’Arsenal ha mai tentato Locatelli? 
"Il club inglese e il Borussia Dortmund non sono stati gli unici a interessarsi a Manuel, ma lui aveva la J in testa (risata)".

Quale è stata la svolta dell’affare? 
"Quando la Juventus negli ultimi giorni di trattativa ha accettato il prestito con obbligo - e non il semplice diritto di riscatto che diventa obbligo in caso di Champions League - che il Sassuolo considerava una priorità al pari della valutazione complessiva tra i 35 e i 40 milioni. Quando Cherubini ha accettato la formula dell’obbligo, cosa che inizialmente non era in programma, l’affare si è sbloccato. Sembra un dettaglio, ma non lo è. E soprattutto è una dimostrazione in più dello sforzo che la Juventus ha compiuto per assicurarsi Manuel".

Adesso Locatelli è contentissimo, ma avrà anche una bella pressione addosso. Teme un contraccolpo, visto quanto era accaduto ai tempi del Milan?
"No, assolutamente. Manuel non è più un ragazzino di 18 anni e lo ha confermato all’Europeo, dove ha dimostrato grande personalità. Come ho detto a lui: hai voluto a tutti i costi la Juventus, adesso inizia l’avventura. Il giorno della firma era felice, ma distrutto... È stata un’attesa lunga".

Quanti messaggi o telefonate avrà ricevuto da Locatelli soltanto negli ultimi due mesi per sapere se la trattativa Juve-Sassuolo si era sbloccata?
"Cinquanta, cento? Non lo so, ho perso il conto. L’importante è essere arrivati al traguardo: abbiamo festeggiato con un aperitivo in centro a Torino. Le vittorie sudate danno ancora più soddisfazione. E devo ammettere che anche per me è stato gratificante accompagnare Manuel in sede a firmare. Ho incrociato anche il presidente Agnelli e il vicepresidente Nedved. Alla Continassa ho percepito una sensazione fortissima: oltre che super organizzata, la Juventus ha una fame pazzesca di successo".

Prima di Locatelli alla Juventus, aveva portato anche Zaniolo all’Inter e Gianluca Mancini all’Atalanta.
"Esatto. Ma questa, un po’ per la grandezza della Juventus, un po’ perché è l’ultima in ordine di tempo e po’ per la durata della trattativa, è la più gratificante".

Dopo aver visto Locatelli diventare in meno di due mesi campione d’Europa con l’Italia e poi un nuovo giocatore della Juventus, ora cosa sogna per il suo gioiellino?
"Scudetto, Champions e Mondiale".

Se chiude gli occhi e si proietta in avanti, dove immagina Locatelli fra dieci anni?
"Alla Juventus. Manuel ha tutto per poter diventare un passo alla volta, e attraverso lavoro, sacrificio e umiltà, una bandiera di questo glorioso club. Gli esempi a cui ispirarsi sono accanto a lui".

Sezione: Calciomercato Sassuolo / Data: Sab 21 agosto 2021 alle 12:39
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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